Nasce a Dax, in Francia nella provincia di Aquitania nel 1934.
Studia Archeologia Classica e poi si specializza in Mumismatica Greca, ottenendo il posto come ricercatrice al British Museum di Londra.
È proprio grazie alla sua profonda umanità e conoscenza del mondo antico sviluppa un progetto di “intervento sociale” del tutto originale basato sulla mediazione e sulla formazione del mediatore. Nel 1984, tornata a Parigi, fonda il CMFM – Centre de Médiation et de Formation à la Médiation, ricevendo l’incarico di effettuare per la prima volta un esperimento di mediazione penale per la Procura del Tribunale di Parigi. Da quel momento fino ad oggi si contano più di 7000 mediazioni in campo penale, sociale, familiare, scolastico.
Con il Patrocinio dell’UNESCO ha progettato e realizzato un’esperienza pilota nelle scuole francesi.
Ha creato un programma di Mediazione per i Giovani Europei al Consiglio d’Europa e un’Associazione Europea dei Giovani Mediatori.
È stata incaricata per la formulazione di un progetto di Mediazione per il processo di Pace nei Balcani.
AL centro di tutta l’azione di Jacquline Mourineau si pone lo sviluppo nell’individuo dello “spirito della mediazione,” ovvero quel “saper fare” e quel “saper essere”: il mediatore per Morineau è divenire un “artigiano della pace” in ogni situazione quotidianamente.
Sua la frase che ogni Mediatore, non solo familiare, ha ben impresso nella propria mente e nel proprio io.
«La mediazione accoglie il disordine.
È un momento, un luogo, in cui è possibile esprimere le nostre differenze e riconoscere quelle degli altri.
È un incontro nel quale si scopre che i nostri conflitti non sono necessariamente distruttivi,
ma possono essere anche generatori di un nuovo rapporto.»