Come abbiamo già avuto modo di accennare, ma lo ripeto per maggiore chiarezza, il quadro normativo oramai è definito.
Esiste una legge dello Stato Italiano, la 4/2013, che regolamenta le Professioni che non abbiano già un Albo o un Collegio di riferimento e che fondamentalmente invita a definire una nuova professione attraverso la creazione di una norma apposita presso l’Ente Normativo Italiano (UNI).
Per la stesura della norma si deve aprire un tavolo tecnico presso l’UNI. Durante i lavori del tavolo tecnico, cui partecipano i Rappresentati di tutte le parti interessate, vengono discusse tutte le questioni che possano creare problemi con Professioni affini o attigue a quella in discussione, le definizioni, gli ambiti di intervento, i percorsi per poter esercitare quella professione e i criteri per poterla mantenere. Ciò permette, alla fine dei lavori, di definire quella professione in modo specifico, senza invasioni di campo e senza confusione.
Per quanto riguarda il Mediatore Familiare, il tavolo tecnico è stato aperto nel 2013, i lavori del tavolo tecnico sono stati chiusi il 3 Agosto 2016 e la norma UNI 11644:2016 è stata pubblicata il 30 Agosto 2016.
In particolare nel cap. 4 della norma viene presentata la lista dei 10 compiti ed attività specifiche mentre nel cap. 5 per ognuno di questi compiti vengono elencati le conoscenze, abilità e competenze richieste.
Chi non ha rinnovato la propria qualifica secondo questi criteri, o NON sta facendo il Mediatore Familiare o sta compiendo un abuso della professione..
Per essere sicuri, basta chiedere al Mediatore a quale registro e con quale numero è iscritto e fare una veloce verifica.
Il link per verificare la mia iscrizione è il seguente: http://www.aemef.it/registro-dei-soci/