La norma UNI 11644:2016 è molto chiara.
Per poter diventare (e quindi usare il titolo) “Mediatore Familiare” bisogna seguire un percorso formativo teorico-pratico di almeno 240 ore ed avere eseguito una pratica guidata di almeno 80 ore complessive per un totale di almeno 320 ore di percorso (punto 6.1.2 della norma). L’A.E.Me.F. ha diluito questo percorso su una finestra temporale di due anni per permettere un apprendimento costante, fluido e sedimentabile.
Chi può intraprendere il percorso formativo per diventare Mediatore Familiare?
Anche qui la norma, al punto 6.1.1, è molto chiara: chi ha una laurea almeno triennale nelle aree umanistiche, sanitarie e sociale ha un criterio di accesso con apprendimento formale, mentre chi non ha questi requisiti accademici (apprendimento non formale e informale) deve dimostrare di possedere una “documentata esperienza professionale di almeno cinque anni nelle aree sociali, educative, sanitarie, psicologiche e tutte quelle esperienze professionali di gestione della conflittualità nell’area della famiglia, della coppie e delle relazioni sociali”
Ovviamente la norma richiede l’analisi e la verifica della documentazione e il superamento di un colloquio valutativo di ammissione.